Dead Horse Point

Ci svegliamo nel campeggio Sun Outdoor North a Moab. Nonostante le nostre elucubrazioni sul legame fra temperatura e quota/presenza di asfalto, stanotte abbiamo avuto freddo entrambi. Il meteo pare incerto ma esce comunque il sole: facciamo colazione cercando di organizzare tutto ciò per cui ci serve la connessione Wi-Fi. Verifichiamo la presenza di primitive campsites vicino all’ingresso di Island in the Sky, ipotetici motel per la zona del Bryce Canyon, dove la temperatura dovrebbe essere più bassa, etc. La balotta di ieri sera si è più che dimezzata e il campeggio è ora molto tranquillo. Ci avviamo al City Market per fare un po’ di spesa: anche qui rimaniamo colpiti dalla grande quantità di dolci, caramelle, cookies, donuts, salse e condimenti e dalle dimensioni delle confezioni, enormi. Riempita la cambusa, ci dirigiamo verso la strada UT-313. Ormai è già mezzogiorno e mezzo: a questo punto il pensiero che ci viene spontaneo è quello di rimandare a domani Island in the Sky, al quale contavamo di dedicare una giornata intera, e di focalizzarci oggi sul Dead Horse point state park. Quest’ultimo infatti è più piccolo e, quindi, visitabile in mezza giornata, percorrendo sempre la UT-313. Andata!

Dead Horse point state park

Usciamo da Moab e imbocchiamo la strada UT-313, decisamente panoramica, attorniata da una serie di imponenti rilievi, Monitor butte, Merrimac butte e Heat wave butte, altopiani di arenaria rossa che mostrano la variegata stratificazione geologica di differenti tonalità. In 40’ arriviamo all’ingresso del parco: paghiamo ed entriamo. Il parco è di dimensioni raccolte e si sviluppa interamente lungo l’unica strada asfaltata presente, al termine della quale si trova il Dead Horse point overlook.

Ci rechiamo direttamente lì: il colpo d’occhio è notevole, abbraccia una vasta porzione di canyon scavato dal Colorado river che qui forma ampie anse simili a quella dell’Horseshoe bend a Page. In lontananza, dall’altra parte dell’abisso, si trova il Canyonlands National Park, in particolare il suo settore Island in the Sky. Il tempo non è dei migliori: nell’ultima ora il cielo si è coperto e un forte vento si è alzato, muovendo nell’aria sabbia rossa con potenti raffiche. Esplorata quella che ci sembra essere la destinazione principale del parco, facciamo un pic-nic presso i tavoli con tettoia predisposti accanto al parcheggio. Mentre pranziamo, alcuni scoiattoli si avvicinano curiosi. Sono di una razza differente da quelli visti nel Grand Canyon National Park, con un piccolo codino, diversamente dagli altri che avevano una coda grossa e folta.

Percorriamo un tratto del West rim, che corre dal Dead Horse point overlook verso l’ingresso del parco. Lasciamo la macchina al punto noto come the Neck, lo stretto passaggio che consente di arrivare al Dead Horse point overlook, quello che, nella legenda, i cowboys chiusero lasciando numerosi cavalli dalla parte opposta a morire di sete. Il percorso è segnato con qualche cartello e con ometti di pietre e costeggia più o meno il bordo del Rim. Alcuni punti sono estremamente esposti e si percepisce che la roccia, sotto di noi, scende a precipizio. Arriviamo al Meander overlook e, poco dopo, al Shafer canyon overlook, che avevamo annotato come location in cui è stata girata la scena finale di Thelma & Louise. In realtà, visto dal vivo, non ci pare che il luogo coincida con quello del film, infatti, collegandoci ad internet più tardi, comprendiamo che la scena è stata girata nello Shafer canyon vero e proprio, in corrispondenza del White rim, quindi più sotto rispetto al belvedere dove ci troviamo noi ora.

Rientro a Moab

Usciamo dal parco e andiamo in cerca di un primitive campsite per la notte. Abbiamo i riferimenti di alcuni campeggi del BLM autogestiti lungo la strada UT-313, poco più a valle del bivio per Canyonlands. Andiamo a dare un’occhiata al Cowboy camp campground e al successivo Horsethief campground, oltre il quale ci dovrebbe essere un’area adibita al campeggio libero ma tira ancora molto vento e, dopo aver notato grossi nugoli di sabbia rossa alzati nell’aria, preferiamo scendere a Moab nella speranza di essere più riparati. Peccato perché domani ci attende Island in the Sky e ci saremmo risparmiati la strada avanti e indietro. Arrivati a Moab la situazione vento non è migliorata. Permane la difficoltà nel trovare un pernottamento, forse ancora in relazione al Moab car show. Valutando le temperature previste per i prossimi giorni, ci rendiamo conto che le minime a Bryce Canyon sono intorno ai 29° Fahrenheit, più basse di quelle del Grand Canyon! Ci affrettiamo a prenotare un motel su Booking per la sera del 3 maggio scegliendo il Red Ledges inn di Tropic. A questo punto ci concediamo almeno una cenetta, visto anche che il gran vento renderebbe complicato utilizzare il fornelletto. Torniamo al nostro diner preferito e… lo troviamo chiuso! Grande delusione. Ripieghiamo su The Spoke on center, a due passi da dove siamo ora. Il locale è ricavato in un edificio di archeologia industriale ristrutturato e la sua ambientazione ci piace molto. Ste sceglie il Rise & Shine mentre io opto per Build your own burger, mettendoci Black Angus beef, cheddar e bacon. Ci guardiamo attorno e consideriamo che la clientela, mediamente giovane, è probabilmente costituita in buona parte da climbers, escursionisti e frequentatori dei parchi. Mentre chiacchieriamo il nostro cameriere John arriva con due vassoi enormi uno per Ste e uno per me. Porzioni grandi praticamente il doppio rispetto a quelle del diner di due sere fa! La carne è ottima, così come le patatine. Fatichiamo a finire il nostro piatto. Sazi e soddisfatti, quasi rotolando, ci dirigiamo nuovamente all’area libera di Cotter Mine road. Questa volta evitiamo la salita e svoltiamo sulla destra prima del guado secco, fermandoci nel primo slargo presente. Ci copriamo per bene con tutti gli strati che abbiamo, ci infiliamo nel sacco a pelo matrimoniale, curando di rivestirlo con la coperta termica e ci addormentiamo.

Tips
Dead Horse point state park: accesso 14 $/persona a piedi oppure 20 $/veicolo (max 8 passeggeri). Trattandosi di parco statale (e non nazionale), non è ricompreso negli ingressi coperti dal pass annuale America the beautiful

Campeggio Sun Outdoor North, Moab: piazzola 40 $

The Spoke on center, Moab: hamburger per due 48 $; le porzioni sono abbondantissime!

Red Ledges inn, Tropic: camera doppia e colazione 95 $

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