Bryce Canyon - Zion

Sveglia alle 5 al motel Best host inn di Panguitch. Ci prepariamo rapidi, effettuiamo la prenotazione per la “lotteria” studiata ieri sera per l’Angels landing che spereremmo di percorrere domani a Zion NP ed entriamo in macchina con 26° Fahrenheit (-3.3°C!). Guidiamo verso il Bryce Canyon National Park ma, chiacchierando, ci distraiamo e dopo un po’ cominciamo a notare indicazioni per Phoenix. Resici conto di aver mancato una svolta, torniamo sui nostri passi. Chissà se riusciremo ad arrivare in tempo per l’alba!

Bryce Canyon National Park all’alba

Entriamo nel parco che ancora tutto tace e andiamo diretti ad Inspiration point, che abbiamo letto essere una delle migliori location per vedere l’alba. Il termometro della macchina indica che fuori ci sono ancora 26° Fahrenheit. Arriviamo al parcheggio che già il cielo è più chiaro e notiamo diverse macchine. Appena giunti sul Rim, si alza un vento gelido che rende molto difficoltose le nostre manovre per montare il cavalletto e preparare la reflex e il cellulare di Ste per un time-lapse. Ci posizioniamo battendo i denti e aprendo una confezione di scalda mani. Albeggia: proviamo a scattare una serie di foto con risultati apparentemente mediocri. L’alba sulle guglie del Bryce Canyon, però, è di per sé meravigliosa. Ce la godiamo nonostante il freddo. Una volta che il sole si è alzato, smontiamo il cavalletto, Ste va a rintanarsi in macchina con il riscaldamento acceso mentre io rimango ancora in po’ a scattare foto avanti e indietro per il Rim, approfittando della luce calda del primo mattino.

Peek-A-Boo loop trail

Verso le 7 ci spostiamo al Sunset point dove ci sono tavoli da pic-nic per fare colazione, dopodiché torniamo sul Rim per qualche scatto con la bella luce del primo mattino, decisamente migliore rispetto alla situazione di ieri. Ora ci spostiamo a Bryce point: da qui infatti parte il Peek-A-Boo loop trail. Anche questa volta Ste opta per dormire un po’ in macchina, pertanto intraprendo l’escursione da sola. Già solo il Bryce point offre ottime visuali su fitti gruppi di hoodoos, i “camini delle fate”. Dopo una panoramica dall’alto, mi avvio per il sentiero. Il sito del parco indica dalle 3 alle 4 ore per percorrerlo.

Il primo tratto scende nell’anfiteatro per 1,5 km circa: super! Viste meravigliose sui camini delle fate valorizzati dalla luce del primo mattino. Incrocio poche altre persone. Piano piano mi tolgo i vari strati di abbigliamento e comincio a pentirmi di aver tenuto indosso i Vertigo Montura.

Procedo sul loop vero e proprio imboccandolo in senso orario. Il percorso consiste di una serie di sali-scendi continui, arrivando in breve al Wall of windows. Nella parte alta della parete di roccia sono presenti, infatti, due “finestre” create dall’erosione prodotta dal vento.

Arrivo al punto in cui il Peek-A-Boo incrocia il Navajo loop trail percorso ieri: proseguo sul mio anello fino a raggiungere il punto di risalita già percorso all’andata in discesa. Raggiungo Ste che sta ancora dormendo in macchina, facciamo una rapida tappa al visitor center per fare acqua e sfruttare un’ultima volta la connessione Wi-Fi e salutiamo il Bryce Canyon.

Incredibile pensare al gelo di stamattina e al super caldo che c’è ora. Attraversiamo il Red canyon già visto ieri sera e ci fermiamo a pranzare nel parcheggio da cui partono diversi sentieri. Mentre Ste raccoglie legna per il falò che vorremmo fare una delle prossime sere - generalmente fuori dai parchi è consentito - io preparo il pranzo. Sazi, ci rimettiamo al volante, direzione Zion National Park.

Zion National Park

Verso le 16 arriviamo a Mt. Carmel Junction e qui imbocchiamo la Mt. Carmel Highway, strada panoramica lungo la quale si trova l’ingresso est del parco. L’accesso non è presidiato, quindi nessuno controlla il nostro pass. Lungo la strada cominciano a presentarsi una serie di grossi “budini” di roccia color ocra chiaro, fino a raggiungere l’ingresso del tunnel. Qui aspettiamo in coda (evidentemente fanno passare le macchine un po’ per volta), imbocchiamo il tunnel e, all’uscita, siamo sorpresi da un panorama ancora più maestoso, caratterizzato da imponenti masagni di roccia arancione, quasi piccole montagne. La strada scende a tornanti consentendo di osservare il panorama. Raggiungiamo il punto di intersezione con la Zion canyon scenic drive: qui siamo obbligati a svoltare a sinistra in quanto, da marzo, solo gli shuttle del parco possono accedere alla strada panoramica che si sviluppa alla nostra destra. Ci fermiamo al visitor center con qualche difficoltà nel trovare parcheggio. Non appena la connessione Wi-Fi prende, verifichiamo la ricezione di una mail relativa all’esito della lotteria per l’Angels landing: non abbiamo vinto. Peccato, ci speravamo! Un po’ demoralizzati pensiamo all’idea alternativa del trekking all’Observation point. Da una mappa appesa all’esterno del visitor center, però, notiamo un simbolo di divieto in corrispondenza della Weeping rock, da cui dovrebbe partire il detto itinerario. Ci mettiamo in coda per avere qualche info dai Rangers e, magari, una mappa del parco. Ci stupiamo della tanta gente presente, di più rispetto agli altri parchi visitati. Il ranger risponde alle nostre domande sull’Observation point trail confermando che l’accesso dalla Weeping rock al momento è chiuso e che l’unica via alternativa é risalire la Mt. Carmel Highway, uscire dal parco da est e imboccare un secondo accesso al sentiero che si trova in quella zona. Il risultato è un itinerario di 4 h a/r più o meno in quota.

The Narrows - pianificazione

Non siamo entusiasti di questa alternativa. Riflettiamo su ulteriori possibilità e pensiamo all’escursione lungo il Virgin river all’interno della stretta sezione denominata The Narrows. Dovrebbe essere uno dei “trekking” più maestosi del parco ma l’avevamo escluso fin dal principio pensando alle piene di aprile per cui spesso l’itinerario non risulta percorribile. Il ranger ci illustra, invece, che il sentiero è aperto e che l’acqua del Virgin river in questo momento arriva alle caviglie. Ottimo! Ci informiamo anche su possibili noleggi di attrezzatura che ci vengono indicati subito fuori dall’accesso sud del parco, a Springdale. Prendiamo la macchina rincuorati e, uscendo dall’ingresso sud del parco, poco distante, ci rechiamo nella prima piazzetta che incontriamo, attorniata da attività commerciali. Entriamo da Outfitter, di cui avevamo trovato i riferimenti sul web. Vediamo tanta gente intenta a provare calzature e tute impermeabili. L’equipaggiamento base prevede calze di neoprene, scarpe da torrentismo e bastone. Volendo si possono aggiungere la tuta impermeabile e/o lo zaino, anch’esso resistente all’acqua. Su una lavagnetta sono indicati i dati relativi al Virgin river, aggiornati quotidianamente. La portata del fiume è ora di 53 piedi cubici al secondo (ovvero 90,05 metri cubi al minuto). Attenendoci a quanto ci ha indicato il ranger, optiamo per il kit base, stupendoci della tanta gente che vediamo invece provare anche la tuta integrale. Ci chiediamo se stiamo sottovalutando la cosa ma decidiamo di fidarci del nostro ragionamento. Prendiamo anche uno zaino impermeabile per la macchina fotografica e il PC, per sentirci più sicuri.

Equipaggiati per domani, veniamo attratti da un intenso e stuzzicante odore di carne alla griglia: in 5 minuti siamo seduti a un tavolo dello Zion Canyon brew pub dove, in breve, divoriamo cheeseburger con patatine. Concludiamo la giornata andando in cerca di una location per la notte. Su Free campsites sono marcate diverse piazzole del BLM a circa 20’ di guida ad ovest di Springdale. Attraversiamo piccoli agglomerati costituiti quasi solo da abitazioni e raggiungiamo il lungofiume del North Creek a nord di Virgin dove spuntano camper parcheggiati ogni dove. Cerchiamo un angolino per noi nei pressi di un piccolo corso d’acqua dove già altri sono posteggiati e andiamo a letto con una bella stellata nel cielo.

Info base trekking
Partenza: Bryce point
Arrivo: Bryce point
Distanza: 8.3 km
Dislivello in salita: 600 m
Durata effettiva a/r: 2h20′ (indicata: 3-4h) Tipologia itinerario: percorso ad anello

Tips Bryce Canyon NP: accesso 20 $/persona oppure 35 $/veicolo. La tariffa a veicolo si riferisce al mezzo, purché privato, e ai visitatori che porta (max 15).

Zion NP: accesso 20 $/persona oppure 35 $/veicolo. La tariffa a veicolo si riferisce al mezzo, purché privato, e ai visitatori che porta (max 15).

Se si intende visitare più parchi, conviene considerare il pass annuale America the Beautiful che, per 80 $, consente l’accesso a tutti i parchi nazionali americani - ma non ai parchi statali - nell’arco di un anno. Il pass può contenere fino a due nominativi, pertanto può essere utilizzato - per esempio da un coppia o nucleo familiare - per poi essere ceduto ad altro visitatore che apporrà la propria firma nel secondo spazio a disposizione. Bryce Canyon NP e Zion NP rientrano fra i parchi inclusi.

Best host inn, Panguitch: camera doppia e colazione 56 $

Outfitter, Springdale: attrezzatura per percorrere The Narrows comprensiva di calze di neoprene, scarpe da torrentismo e bastone per due persone + uno zaino impermeabile: 75 $

Zion Canyon brew pub, Springdale: hamburger per due 50 $; le porzioni sono abbondantissime!

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