Zion

Ci svegliamo sul lungofiume del North Creek a nord di Virgin. Ripercorriamo a ritroso la panoramica UT-9 fino all’ingresso dello Zion National Park ma, una volta entrati, non riusciamo a trovare parcheggio presso il visitor center, ormai pieno. Non ci resta che uscire dal parco e lasciare la macchina in uno dei numerosi posti auto immediatamente fuori dal gate, ovviamente a pagamento: ben 30 $ al giorno! Indossiamo costume, maglietta e pantaloncini, infiliamo i calzari di neoprene e le calzature semipermeabili noleggiati ieri pomeriggio da Outfitter, ci armiamo di bastone e via, verso The Narrows. Entriamo nel parco dall’accesso pedonale dove ci viene richiesto il pass, prendiamo lo shuttle presso il visitor center e cominciamo a percorrere la Zion canyon scenic drive.

Zion canyon scenic drive

La strada fiancheggia il Virgin river fino al Temple of Sinawava, dove termina. Da lì, seguendo un breve tratto del Riverside Walk, si raggiunge l’imbocco di The Narrows. Sullo shuttle notiamo diversi altri escursionisti diretti a The Narrows, chi con i soli calzari come noi, chi con l’intera tuta impermeabile. Passato il Canyon Junction Bridge, la strada si addentra nel canyon, dove scorre il fiume Virgin. Cominciamo a scorgere i principali punti di interesse del parco, che si trovano quasi tutti lungo questa strada: la Court of the Patriarchs sulla nostra sinistra, lo Zion lodge sulla destra e ancora Grotto sempre sulla destra. Da qui partono diversi itinerari a piedi, fra cui quello per Angels landing, che avremmo voluto percorrere oggi se fossimo riusciti a vincere la relativa lotteria. Ancora la Weeping rock, il Big bend con la formazione denominata The Organ. Arriviamo al Temple of Sinawava, dove scendiamo dallo shuttle. Approfittiamo dei servizi igienici qui presenti, facciamo acqua e via verso The Narrows.

The Narrows

Il primo tratto del percorso si sviluppa lungo il Riverside Walk, come già accennato, ed è molto frequentato. Dopo circa 20-30’ il sentiero termina in corrispondenza del Virgin River, fin qui fiancheggiato, proponendo un primo guado. Molti visitatori si fermano qui e tornano indietro. Altrettanti, chi con un equipaggiamento specifico, chi no, proseguono. Affrontiamo il nostro primo guado: ci bagniamo fino a metà polpaccio. Ok facile.

Procediamo sull’altra sponda fino ad un secondo guado obbligato. Prendiamo le misure guardando dove passano gli altri escursionisti, chi va più a fondo, chi meno. Attraversiamo anche questo. La nostra progressione continua così: un tratto su una sponda del corso d’acqua, un attraversamento, poi sull’altra sponda, altro guado.

Il canyon in cui si trova il Virgin River piano piano si restringe, le pareti rocciose si alzano e le spiaggette e i camminamenti si riducono. Dopo un paio di anse molto pronunciate in cui, per il caldo, siamo quasi tentati di fare il bagno ispirati da qualche altro escursionista a mollo, raggiungiamo Orderville glch. Qui ci troviamo a un bivio: continuando dritto si procede lungo The Narrows, mentre il ramo di destra conduce all’Orderville canyon, di cui non abbiamo informazioni. Proseguiamo pertanto lungo il Virgin River. Ormai stiamo camminando da circa un’ora e mezza e con noi c’è sempre meno gente. Dobbiamo valutare, infatti, quanto spingerci avanti perché poi dovremo percorrere la stessa lunghezza a ritroso. Piano piano le pareti del canyon si fanno più alte e strette e le sponde su cui camminare sono sempre più ridotte. Ci ritroviamo a progredire ormai direttamente solo dentro il corso del Virgin River. A tratti l’acqua ci arriva alle cosce, in un paio di occasioni ci bagniamo anche le mutande. Vedendo che le pareti del canyon continuano a stringersi, immaginiamo di essere giunti a Wall Street.

Per un lungo tratto, infatti, il sole non riesce più a raggiungerci, ostacolato dalle alte pareti di roccia. Lo scenario è incredibile. Quando il canyon sembra riaprirsi un po’ ci fermiamo a riposare su una grossa roccia sulla sponda destra del fiume. Abbiamo camminato per due ore, vogliamo procedere ancora? Ormai siamo rimasti in pochi. Il limite consigliato per l’escursione in giornata è Big springs, ancora un pochino oltre, ma noi siamo partiti piuttosto tardi per via della difficoltà a trovare parcheggio. Appagati, torniamo sui nostri passi. Più ci avviciniamo al Temple di Sinawava, più gente incontriamo. Molti escursionisti si avventurano nel Narrows anche nel pomeriggio. Ora che arriviamo alla fermata dello shuttle sono passate 4h15’ da quando abbiamo iniziato a camminare. Beviamo abbondantemente alla fontana qui presente e, con la prima navetta utile, torniamo al visitor center e, quindi, alla macchina.

Verso il Nevada

Riportiamo calzature e bastoni ad Outfitter e facciamo una doccia sfruttando la struttura a gettone del negozio stesso. Rinfrescati, ci mettiamo in macchina, direzione Valley of Fire, che visiteremo domani. Lungo la strada ci fermiamo a Hurricane, dove facciamo un po’ di spesa e uno spuntino sui tavoli da pic-nic di un parco, dal momento che non abbiamo pranzato e che sono quasi le 18. Riprendiamo a guidare ed entriamo in Nevada attraversando, per un breve tratto, anche l’Arizona. Percorriamo zone estremamente brulle e poco abitate; dalla strada intravediamo nei campi sagome di piante che ci sembrano Joshua Trees: ce ne sono un sacco. Ci stacchiamo dalla Las Vegas Freeway (I-15), diretta appunto a Las Vegas, per prendere la NV-169 che scende verso sud. Poco dopo l’abitato di Overton, individuiamo una serie di spot del BLM dove è consentito campeggiare. Ci fermiamo in uno di quelli lungo Sand mine road: il sole sta tramontando ed è ancora molto caldo. La terra è arida, priva di vegetazione e non vediamo nessuno attorno a noi. Dal momento che la piazzola è dotata di anello di sassi per fare il fuoco e che nei giorni scorsi abbiamo messo da parte un po’ di legna, raccolta dove consentito, Ste si cimenta con un piccolo falò, un po’ contrastato dalla presenza di vento (caldo). Spostiamo la macchina utilizzandola come schermo. Cuociamo salsicce con discreti risultati. Di tutte le sere gelide che abbiamo affrontato, ci siamo trovati ad imbastire il falò proprio in quella più calda! Andiamo a letto con il vento che continua a soffiare.

Info base trekking
Partenza: Temple of Sinawava
Arrivo: Temple of Sinawava
Distanza a/r: 14 km
Dislivello in salita: -
Durata a/r: 4h15’
Tipologia itinerario: double back

Tips Zion NP: accesso 20 $/persona oppure 35 $/veicolo. La tariffa a veicolo si riferisce al mezzo, purché privato, e ai visitatori che porta (max 15).

Se si intende visitare più parchi, conviene considerare il pass annuale America the Beautiful che, per 80 $, consente l’accesso a tutti i parchi nazionali americani - ma non ai parchi statali - nell’arco di un anno. Il pass può contenere fino a due nominativi, pertanto può essere utilizzato - per esempio da un coppia o nucleo familiare - per poi essere ceduto ad altro visitatore che apporrà la propria firma nel secondo spazio a disposizione. Zion NP rientra fra i parchi inclusi.

Outfitter, Springdale: attrezzatura per percorrere The Narrows comprensiva di calze di neoprene, scarpe da torrentismo e bastone per due persone + uno zaino impermeabile: 75 $

Valley of Fire state park: accesso 10 $/veicolo targato Nevada; 15 $/veicolo di altri stati

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