Flåmsbana

Ci svegliamo con un sole splendente che ci invita a fare colazione sul prato del campeggio in costume. Mentre beviamo il caffè, studiamo il percorso dei prossimi giorni: il nostro itinerario prevederebbe di visitare Bergen domani e di affrontare il trekking al Trolltunga il giorno dopo. Le previsioni meteo prefigurano un’intera giornata di sole per domani e tempo più variabile per domenica; facciamo una verifica anche sul sito meteo storm.no e ipotizziamo di invertire le tappe, soluzione che comporterebbe di allungare un po’ il percorso ma che ci consentirebbe di affrontare la lunga camminata (20 o 27 km a seconda del punto di partenza) con le migliori condizioni meteorologiche. Carichiamo il furgone e ci spostiamo in uno dei parcheggi gratuiti di Flåm per poi recarci in stazione, pronti per la Flåmsbana di cui abbiamo già preso i biglietti ieri.

Flåmsbana

Saliamo e ci posizioniamo sulla destra (spalle a Flåm, rivolti verso Myrdal) cercando dei posti liberi accanto a un finestrino apribile. C’è già molta gente seduta, quindi scegliamo uno scompartimento dove troviamo un’unica ragazza con cui ci mettiamo subito a chiacchierare.

È peruviana ma vive in Europa da quando aveva 16 anni e ci racconta di essere stata in Francia, Spagna, Inghilterra e Svezia, per poi essere approdata nel 2014 a Trømso, nel nord della Norvegia. Ci descrive la vita norvegese, costosa e caratterizzata da estati senza notte e inverni senza giorno. Ma si dice soddisfatta della scelta anche se non esclude, un domani, di spostarsi ancora.

La Flåmsbana parte e si allontana dalla costa, inoltrandosi a poco a poco nell’entroterra attraverso belle vallate verdeggianti, caratterizzate da numerose cascate, fattorie, piste ciclabili e sentieri da escursione. Il treno fa una fermata in corrispondenza dell’imponente cascata Kjosfossen dove è possibile scendere su una piattaforma da cui apprezzarne meglio la vista mentre una melodia musicale accompagna i movimenti di una danzatrice accanto alla cascata stessa.

Arriviamo a Myrdal, salutiamo la ragazza conosciuta sul treno e rimaniamo seduti ai nostri posti mentre parecchia gente sale sul vagone. Molta più che all’andata! I nostri posti finestrino ci consentono la vista privilegiata già sperimentata, quindi non ci spostiamo. La Flåmsbana può essere utilizzata come vero e proprio mezzo di trasporto nell’ambito di un itinerario di viaggio; nel nostro caso, invece, disponendo di un mezzo di trasporto personale, abbiamo dovuto acquistare anche il viaggio di ritorno per poter recuperare il furgone. Rientrati a Flåm, ci dirigiamo verso sud.

Stalheimskleiva

La strada passa per Gudvangen, dove siamo approdati ieri con la crociera sul Næroyfjord: ne approfittiamo per dare una seconda occhiata al fiordo sperando nel tempo migliore ma la vista che si godeva in navigazione era certamente più suggestiva. Scattiamo qualche foto e ripartiamo.

A Stalheim facciamo una breve deviazione per ammirare la vallata di Næroydalen dalla terrazza panoramica dello Stalheim Hotel (accesso gratuito: è sufficiente chiedere alla reception di poter accedere all’ampio giardino sul retro dell’albergo che si affaccia sulla valle). Merita!

Da qui percorriamo la Stalheimskleiva, antica strada postale che si getta nella valle con una serie di tornanti con inclinazione del 18%. Impressionante!

Trolltunga: pianificazione

Arrivati in fondo, ci fermiamo a pranzare con couscous alle verdure mentre pianifichiamo il trekking al Trolltunga ipotizzato per domani. Sappiamo che l’itinerario si snoda per 10/14 km a seconda che si parta dal parcheggio principale (P2) o dal parcheggio alto (P3), che quindi diventano rispettivamente 20 e 28 km a/r per un dislivello in salita di 800 e 1200 m. Il tempo stimato per percorrere l’itinerario è di 8-10 ore da P3, 10-12 ore da P2. Volendo c’è un ulteriore parcheggio ancora più basso (P1) a Tyssedal che è servito da una navetta che porta a P2. L’accesso a P3 è limitato a 30 posti che possono essere prenotati online. Un’ulteriore alternativa è parcheggiare a P2 e prendere lo shuttle (ogni mezz’ora circa) che porta a P3. Ci riflettiamo un po’, controlliamo le meteo un’ultima volta e decidiamo: facciamo il trekking domani!

Propendiamo per prenotare un posto a P3 (600 nkr) per evitare i 4 km di tornanti su asfalto con 400 m di dislivello in salita poco allettanti. I posti auto però risultano esauriti per i prossimi quattro giorni! Ok, riformuliamo il programma: parcheggiamo a P2 (500 nkr) e prendiamo lo shuttle, per lo meno all’andata (150 nkr a testa a tratta). La prima corsa dello shuttle è alle 6:30: risulta già pieno; la prima disponibilità è alle 7:30 ma per una sola persona, altrimenti, per poter andare entrambi, dobbiamo aspettare le 9:30. Uhm, ma che casino di gente ci sarà?!! Leggiamo su un blog di viaggio che, partendo da P3 alle 7:30, i ragazzi raccontano di essere arrivati in cima alle 10:30 e di aver dovuto fare comunque 45’ di coda per una foto sulla lingua di roccia. Riepilogando: P3 apre alle 6 e lo shuttle da P2 inizia a portar su gente alle 6:30. Facciamo i conti in modo da parcheggiare a P2, salire a piedi a P3 ed essere lì prima che inizi il casino, così da arrivare su a Trolltunga per le 9-9:30: stimiamo di dover attaccare il percorso da P2 alle 5 del mattino.

Hardangerfjord

Passiamo per Voss e, in breve, raggiungiamo numerose, che attraversiamo sullo spettacolare e ventoso Hardanger bridge, il ponte sospeso con gallerie alle due estremità più lungo al mondo. Di qui, lungo la Rv13, seguiamo il fiordo fiancheggiando lo stretto e lungo braccio sud che punta verso Odda.

C’è una bella luce e sul fiordo passano numerose imbarcazioni fra cui notiamo la nave da crociera che avevamo già visto attraccata al porto di Flåm. Ci fermiamo, di tanto in tanto, per fotografare il fiordo in corrispondenza di un molo di legno, di una chiesetta o di un frutteto. Scopriamo, in effetti, numerosi frutteti, che da lontano paiono distese di viti, ma che da vicino risultano costituiti da arbusti che reggono frutti simili a piccole mele.

Proseguiamo e ci fermiamo in un’area di sosta lungo la strada segnalata su park4night a 20′ dal parcheggio P2 per il Trolltunga. Notiamo un cartello che riporta la dicitura “tenting forbidden” ma ci sono già diversi furgoni che paiono in assetto serale/notturno. Prendendo l’indicazione alla lettera, non siamo con la tenda! Oltre a tavoli da picnic c’è un bagno con acqua corrente. Perfetto. Ci fermiamo qui e allestiamo la cena su uno dei tavoli di legno. Altri furgoni cercano di posteggiare nella piazzola ma non c’è posto a sufficienza e sono quindi costretti a spostarsi. Dopo ulteriori approfondite ricerche sul Trolltunga e sulla sua notorietà, puntiamo la sveglia alle 4 e andiamo a letto.

Tips
Flåm Camping & Hostel: 290 nkr per 2 persone + campervan; doccia: 10 nkr (durata 6′)

Pacchetto crociera Flåm-Gudvangen sul Næroyfjord (durata 2 h) con rientro in bus + Flåmsbana a/r: 1185 nkr a persona

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