Sognefjellet

Ci svegliamo semi-congelati nel camping di Maurvangen. Consumiamo i 4 minuti di doccia con le mani che quasi bruciano sotto l’acqua calda. Mentre prepariamo la colazione facciamo il punto della situazione: oggi il cielo è coperto, l’aria è gelida e le previsioni indicano pioggia, forse neve, quindi dell’escursione alla cresta Besseggen non se ne parla proprio. Domani, invece, il tempo sembra più promettente: niente precipitazioni e forse qualche raggio di sole. La nostra intenzione, quindi, è quella di rimanere in zona e dedicare al trekking la giornata di domani, coprendoci per bene. Aggiudicato!

Lom

Lasciato il campeggio, ci dirigiamo verso Lom dove vogliamo approfondire le condizioni del Besseggen presso l’ufficio turistico del parco, fare una mini spesa e da lì, poi, intraprendere la Sognefjellet, una delle strade turistiche nazionali che avevamo già messo in programma di percorrere in fase di pianificazione del viaggio. Presso il visitors center di Lom verifichiamo le meteo a breve termine, constatando che anche qui, come all’ufficio turistico di Lillehammer, il riferimento è il sito web storm.no. Le previsioni per stanotte sono di pioggerella/nevischio, mentre quelle per domani indicano sereno/variabile. Chiediamo se la strada della Sognefjellet è aperta e ci viene risposto di sì, precisando però che alle 20 i cancelli verranno chiusi per rischio neve durante la notte. Abbiamo tempo a sufficienza, quindi torniamo in macchina e partiamo alla volta della Sognefjellet.

Sognefjellet

L’itinerario attraversa la bella vallata di Bøverdalen, seguendo il corso del fiume Bøvra e fiancheggiando alcuni laghi. Purtroppo più procediamo in direzione delle vette di Galdhøpiggen e Store Skagastølstind, più il tempo peggiora. Da nuvolo comincia a piovere e presto la pioggia si trasforma in neve. Il percorso è comunque suggestivo e continua a salire; arriviamo al passo a quota 1400 m e procediamo poco oltre fino al belvedere Nedre Oscarshaug, prima di Turtagrø, dove decidiamo di fare dietro front e rientrare per non rischiare di trovare la sbarra chiusa.

A Lom ci fermiamo nuovamente e, approfittando della connessione Wi-Fi del visitors center, ancora un po’ titubanti, prenotiamo il ferry per il Memurubu lodge per domani mattina: il primo, quello delle 7:45, è già pieno. Ci affrettiamo a comprare due biglietti per il secondo, in partenza alle 8:30.

Torniamo verso Gjende e, sulla Rv51, cerchiamo uno spot dove dormire, non lontano dal Gjendesheim. Nella sterrata laterale Riddersprangvegen troviamo un posticino confortevole a mezz’ora di macchina dal lodge. Riscaldato il furgone, cuciniamo una zuppa calda, prepariamo gli zaini, ci copriamo bene e andiamo a letto mentre fuori pioviggina.

Tips
Camping di Maurvangen: 260 nkr per 2 persone + campervan; doccia: 15 nkr (durata 4′)

Ferry Gjendesheim-Memurubu: 160 nkr/persona (si consiglia la prenotazione)

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