Fiordi ovest

Ci svegliamo accanto alla spiaggia di Valþjófsdalsvegur, nello spot trovato casualmente ieri sera.

Valþjófsdalsvegur

Mentre Ste ancora dorme, esco dal furgone che si inonda di sole, trovandomi di fronte un cielo blu intenso. Il mare è di un blu altrettanto acceso. Non c’è nessuno. Faccio un giro per la spiaggia con la macchina fotografica. Una sterna artica sembra infastidita dalla mia presenza, dal momento che mi continua a volteggiare sopra, sempre a più breve distanza: probabilmente sono nel territorio dove ha nidificato.

Ísafjörður

Appagata dalla passeggiata solitaria in questo posto magico, torno al furgone e ripartiamo. Riprendiamo la strada n. 60 e, in breve, attraverso una galleria, arriviamo a Ísafjörður, la principale città della regione. Il sole splende nel cielo e la cittadina nel fiordo risulta piacevole. Facciamo un po’ di spesa al supermercato Bonus (l’ultimo prima della penisola di Snæfellsnes e il primo da un bel po’), il rifornimento al N1 e laviamo la macchina con le pompe a disposizione nella stazione di servizio.

Ísafjarðardjúp

Ripartiamo percorrendo verso est i vari piccoli fiordi che si trovano all’interno del più grande Ísafjarðardjúp.

All’imbocco dell’Álftafjörður troviamo il grazioso piccolo abitato di Súðavík, caratterizzato da una serie di case dai colori accesi.

Hestfjörður

Lungo l’Hestfjörður avvistiamo una foca! O meglio, vediamo una coppia fotografare qualcosa e notiamo su uno scoglio una foca che prende il sole. Scendiamo anche noi con reflex e cavalletto per documentaria. Rimane placida sul suo scoglio continuando però a controllarci. Riusciamo ad avvicinarci parecchio. Un po’ ad effetto catena, altre macchine si fermano vedendoci fotografare e si uniscono a noi. La foca non delude le aspettative e si lascia immortalare.

Nel fiordo successivo, Skötufjörður, troviamo poi un’area appositamente dedicata all’osservazione di una vera e propria piccola colonia di foche che se ne stanno beatamente spaparanzate a prendere il sole.

Heydalur hot pool

Decisi inizialmente a puntare una delle due pozze geotermali in fondo al Mjóifjörður, optiamo poi per la hot pool del campeggio Heydalur, alimentata anch’essa da acqua geotermale.

Belli lessati, cerchiamo una location per trascorrere la notte in libera. Passiamo davanti a un’altra hot pool, la Hörgshlidarlaug, proprio accanto alla strada. Ci fermiamo a dormire in una sterrata laterale con area picnic lungo la strada Djúpvegur, con ancora parecchia luce fuori.

Tips

Hot pool del campeggio Heydalur: 500 isk a persona per l’uso di hot pool, piscina e docce

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