Le spiagge del D-Day

Ci svegliamo in una bella giornata di sole nel parcheggio di fronte alla Plage du Butin, deserto. Trascorriamo la mattina visitando Honfleur, deliziosa cittadina del Calvados, situata sulla foce della Senna: facciamo una passeggiata verso il caratteristico porticciolo proseguendo per le strette e graziose viuzze del centro storico. Notiamo numerosi atelier d’arte e locali dove gustare crêpes ed altre specialità. All’ingresso del porto si erge l’ottocentesca Lieutenance, prima sede dell’amministrazione cittadina e antica porta dell’abitato, ora in fase di restauro.

Dopo aver fatto il pieno di carburante, ci dirigiamo verso la costa che la mattina del 6 Giugno 1944, il D-Day, fu teatro dello storico sbarco in Normandia. Lungo la strada ci fermiamo a Le Fournil de Bénerville, una graziosa boulangerie-patisserie che attira la nostra attenzione per via dei tavolini e dei divanetti esterni realizzati con pallet dipinti di bianco. Come già abbiamo osservato due anni fa in occasione del viaggio in Provenza, notiamo che la maggior parte della gente, anche giovane, non parla una sola parola d’inglese. Spesso lo capisce ma risponde esclusivamente in francese: un modo per intenderci, comunque, lo troviamo sempre!

Proseguendo per il nostro itinerario, lungo la D27 veniamo attratti da un angolo di campagna decisamente bucolico: un prato alberato accanto ad un ruscello con mucche al pascolo sulla sponda opposta: cediamo alla voglia di una sosta rigenerante, bagnandoci nell’acqua fresca e trasparente e appisolandoci al sole.

L’esplorazione dei luoghi del D-Day

Ci riprendiamo con un vigoroso caffè – il furgo è dotato dell’immancabile mini-moca – e ripartiamo, ormai vicini all’area che intendiamo esplorare oggi. L’attraversamento del Ponte Pegasus, subito prima dell’abitato di Bénouville, ci riporta indietro di più di mezzo secolo: la presa di questo ponte ribaltabile, costruito da Gustave Eiffel nel 1871, ha consentito la traversata dei rinforzi alleati provenienti dal mare. Nel 1994 il ponte originale è stato sostituito da uno più largo e moderno (è comunque esposto nel parco del Mémorial Pegasus).

Da qui in 40 minuti raggiungiamo Arromanches-les-Bains: dall’altopiano che affaccia sulla costa sono visibili blocchi di cemento in acqua, non lontani dalla spiaggia, ciò che rimane del porto artificiale realizzato durante il secondo conflitto mondiale. I colori accesi del mare e della spiaggia, che oggi appare un posto tranquillo e piacevole, contrastano con l’idea degli eventi che hanno avuto luogo qui. Prima di partire, nell’intenzione di visitare le spiagge del D-Day con maggiore consapevolezza, abbiamo guardato il documentario Normandy Surviving D-Day e rivisto il film di Steven Spielberg Saving Private Ryan, che riprende gli avvenimenti accaduti su queste spiagge.

La nostra tappa successiva è costituita dalle batterie tedesche di Longues-sur-Mer: le costruzioni in cemento armato sono strutture poderose ben mimetizzate nella campagna, ancora dotate di cannoni progettati per colpire fino a 20 km di distanza.

Ripartendo in auto notiamo lungo la strada cartelli che portano la dicitura: “Ferme Félícíté: pommeau, cidre, calvados“. Curiosi dall’inizio della vacanza di assaggiare il sidro, succo di mela fermentato caratteristico della Normandia, seguiamo le indicazioni e in breve ci ritroviamo nel giardino di un produttore privato che ci accoglie nel suo “negozio” facendoci assaggiare i tre differenti tipi di sidro che produce: secco, semi-secco e dolce. Il sapore inizialmente ci ricorda un po’ quello della birra ma con una nota decisamente fruttata. Compriamo una cassa da sei bottiglie di sidro miste (16,30 €).

Riprendiamo la visita dei luoghi legati al D-Day: la prossima e ultima tappa del nostro itinerario è il cimitero americano a Colleville-sur-Mer: rimaniamo colpiti dalla vastità del cimitero-memoriale, costituito da un prato verdissimo e molto curato costellato da innumerevoli croci bianche, apparentemente uguali le une alle altre. Ci avviciniamo e cominciamo a leggere i nomi incisi su ciascuna di esse, stato di provenienza del defunto, data di nascita e di morte. Di fronte ad alcune di esse sono posti sporadici fiori, singole rose o piccole bandiere americane. Dal cimitero è visibile la spiaggia di Omaha Beach, altro sito su cui avvennero gli sbarchi.

Da qui, nell’ormai tardo pomeriggio, ci dirigiamo verso la parte sud-ovest della Normandia dove si trova Mont Saint-Michel, quasi al confine con la Bretagna. L’intenzione è quella di recarci in zona in modo da poterci muovere, il mattino successivo, direttamente per la visita dell’isola fortificata. Ci fermiamo per la notte presso l’area camper segnalata da Furgoperfecto, La Bidonnière: la piccola altura con borgo, fortezza e chiesa è già visibile in lontananza all’orizzonte.

Tips
I siti storici legati allo sbarco in Normandia da noi visitati e citati in questo articolo sono gratuiti

AC La Bidonniere: campervan + due persone + elettricità = 10,70 €, doccia con gettone a parte. Soluzione complessivamente valida in un’area dove le alternative presentano costi superiori